La Chiesa di Sant'Antonio Abate
Descrizione
Con l’istituzione della parrocchia nel 1907, si sentì l’esigenza di costruire una chiesa più capiente, anche per rispettare una delle clausole poste dalla Curia Vescovile di Tempio Pausania.
Il 30 agosto 1911, fu stipulato il contratto con il capomastro Giuseppe Prevasto, di Terranova (olbia), la somma concordata era di £ 12.400.
L’opera fu ultimata tra il 1912 -1913. La chiesa venne edificata con un corpo a pianta basilicale, diviso in tre navate da archi a tutto sesto, sorretti da pilastri con base a croce greca. Il monumentale altare maggiore e l’abside furono affrescati dal noto maestro Federico Frau, nativo di Cagliari, ma da sempre cittadino di Arzachena. Completava l’opera un alto campanile a pianta quadrata terminante con una cupoletta, su cui troneggiava la banderuola segnavento ” lu Ghjaddu di lu campanili.” Tutta la struttura venne eseguita con conci granito a vista.
La nuova chiesa venne intitolata a Sant’Antonio Abate e da allora la regione chiamata Sant’Andrea, divenne Sant’Antonio di Calangianus.
Curiosità:
Nell’enciclopedia ottocentesca di Goffredo Casalis, alla voce Gallura, redatta da Vittorio Angius intorno al 1840, troviamo la più antica attestazione della regione Sant’Andria. Nella detta voce, in un elenco di quelle che l’Angius chiama “regioni pastorali” della Gallura figura anche quella di “Santandrea stazii 16“.
Alla voce inoltre, “Calangianus”, della stessa enciclopedia l’Angius nomina le chiese rurali calangianesi, ma in tale elenco non si fa menzione di un edificio sacro dedicato a Sant’Andrea. Vi figura invece, ” S. Antonio Abbate a tramontana, miglia 6 ” da Calangianus: dati, questi, che corrispondono alla posizione e distanza della località Sant’Andria da quel paese.
Dunque si deve logicamente concludere che Sant’Andrea e Sant’Antonio non sono due chiese, ma una soltanto.
Sant’Antonio Abate si festeggia il 17 gennaio
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Ultimo aggiornamento
18 Marzo 2024